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Terre e rocce da scavo - Pubblicato il nuovo regolamento per l'utilizzo.

ORGP news

E' stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 221 del 21 settembre 2012 l’attesissimo Decreto del Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare 10 agosto 2012, n. 161 recante "Regolamento recante la disciplina dell'utilizzazione delle terre e rocce da scavo" che entrerà in vigore il prossimo 6 ottobre.
Il DM rappresenta la prima applicazione, per un materiale determinato, di quanto stabilito a livello generale per i sottoprodotti, dall’articolo 184-bis del Dlgs 152/2006 e la materia arriva così ad avere un'assetto definitivo dopo essere stata regolata in via transitoria dalla Legge 28/2012.

Il Regolamento definisce le condizioni da soddisfare affinché terre e rocce da scavo possano essere gestite come sottoprodotti, detta la disciplina specifica, comprensiva del trasporto e dei possibili riutilizzi che devono essere individuati nel Piano di Utilizzo da presentarsi alla P.a. almeno 90 giorni prima dell’inizio dei lavori, stabilisce le modalità di campionamento e dell’accertamento delle caratteristiche di qualità ambientale, individua come Autorità competente l'ente che autorizza la realizzazione dell'opera oppure, per le opere soggette a valutazione ambientale, il ministero dell'Ambiente o la Regione.
Nel caso di violazione degli obblighi assunti nel Piano di Utilizzo, verrà automaticamente meno la qualifica di sottoprodotto del materiale, con conseguente sottoposizione dello stesso alla normativa sui rifiuti.

La disciplina  potrebbe ancora arricchirsi con qualche agevolazione per il reimpiego delle terre e rocce da scavo estratte nei piccoli cantieri. Dove la produzione non supera i 6 mila metri cubi di materiale, si è proposto infatti di concedere ai produttori la possibilità di autocertificare le condizioni che permettono il trattamento come sottoprodotti e il reimpiego dei materiali escavati.

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